Perché fai la guerra?
la voce del bambino…
Per garantirti il futuro
la voce del soldato…
Ma io non ho un presente
la voce del bambino…
Non ho una risposta per questo
la voce del soldato…
Un botto,
polvere,
grida,
voci cancellate.
Il silenzio.
Il soldato e il bambino si tengono per mano.
Sono morti…
la voce fuori campo…
Corpi senza vita.
Una voce dal passato canta: ed ora sono nel vento…
Brutta cosa la guerra…
a.
5 st.
Molto originale e toccante, una sceneggiatura. Sinceri complimenti. Mik –
Grazie Ivan per questa poesia. Il vento dovrebbe riportarci la storia del passato e sussurrarcela ogni notte, perchè noi umani, abbiamo la tendenza a dimenticarcene.
5 st. e un saluto.
sandra
Ho sentito il vento… complimenti, veramente complimenti!!!
I signori del petrolio si sono mossi….
Preghiamo….
Incisiva e penetrante. Bella la scelta teatrale dell’impostazione.
Peccato che quella voce dal passato sia ancora maledettamente attuale…
Katia