Sono più fragile
Adesso che sono più “duro”…
I miei occhi sono come di vetro…
Sapessi piangere almeno…
Le lacrime sgretolerebbero
Il mio cuore di tufo…
Lacrime di pietra
Mi rimangono dentro
E sono fragile e duro allo stesso tempo…
Sono più fragile
Adesso che sono più “duro”…
I miei occhi sono come di vetro…
Sapessi piangere almeno…
Le lacrime sgretolerebbero
Il mio cuore di tufo…
Lacrime di pietra
Mi rimangono dentro
E sono fragile e duro allo stesso tempo…
Carissimo,
Trovo questa tua poesia profonda.
Si può diventare duri solo dopo che si è conosciuta la fragilità.
Hai centrato il problema: tutti prima o poi impariamo a tenerci su, perchè se non ci teniamo su noi, chi lo farà per noi?
Significative quelle lacrime di pietra, solide, chiuse dentro il cuore, relegate in un angolo della mente.
…E la vita che è lì, davanti a noi pronta a rinnovarsi e a trovarci agguerriti ad affrontarla.
Perchè il bello del vivere è proprio questo: sapere che la partita non è mai chiusa ed abbiamo almeno una buona ragione per aspettare l’alba del giorno dopo e cioè il rispetto che dobbiamo a noi stessi.
Sappiamo che è dura, ma ne vale la pena.
Un abbraccio
anna
5 s.
Ciao, niente é facile nella vita e niente é regalato. Anche ciò che hai consolidato, va mantenuto e lottato per averne cura anche durante le salite. E’ la vita con tutte le sue sfumature, le sue bellezze, le delusioni, le sofferenze e il sole che si trova. Tutto questo, in genere, ci amareggia ma ci fortifica nel tempo. Anche le lacrime di pietra servono ad andare avanti senza cadere e indebolirci, anche, lo so bene, se una parte di noi, quella qppunto più fragile, come le foglie in autunno, trema agli scossoni, é l’altra, per fortuna, che fa la sua parte e viene in aiuto.
Una bella poesia sulla strada della crescita.
Un abbraccio.
sandra
Dici che i tuoi occhi sono come di vetro, ma non dimenticare che il vetro è trasparente, proprio come le lacrime…
La trasparenza dello sguardo riflette la sincerità dell’anima, e la consapevolezza dell’importanza di un pianto, per ora imploso ma comunque desideroso di portar sollievo là dove il cuore è opacizzato da sofferenze personali, è già un gran bel traguardo…
Farsi forza e cercare di essere “duri”. Ci si riesce cosí bene, che gli altri ci credono, allora non puoi piangere, perché sgretoleresti la maschera di durezza che ti aiuta a nascondere la fragilitá… e le lacrime restano lí, come piccole gocce che cercano di bucare la roccia.
Mi ha fatto un gande effetto la tua poesia.
Bravo, ti abbraccio forte, e se potessi ti manderei un mare di stelline.
Tilly
Grazie mille per i commenti e scusate le mie assenze, che tra una navigazione e l’altra, mi rapiscono dalle cose che più amo fare…