Maldive, tempi attuali.

– Allora, hai proprio deciso? Non vuoi neanche provare a venir giù? Se non ti fidi di me, puoi scendere con l’istruttore, non é difficile, ce la puoi fare, guarda che sotto ci sono cose bellissime, non puoi perdertele, sarebbe quasi un …delitto!-

– Te l’ho detto, non mi sento, faccio snorkeling, vedo ugualmente cose bellissime, sono tranquilla e le bellezze dei fondali l’ho viste e riviste al video, non é la fifa a fermarmi, beh, un po’ si, ma conosco i miei limiti, non devo dimostrare niente a nessuno, tanto meno a me, so benissimo fino a dove riesco ad arrivare, dopo di che mi accetto così, non cerco la sfida, perché tanto il conto lo pagherei sempre io.-

– Guarda, sei veramente piccosa…-

-Oh bella, scommetto che non ricordi neanche più quando mi hai detto questa parola, forza, vediamo un po’ quanto vale la tua memoria, bello mio!  Guarda che si parla del secolo scorso!-

– Eh, questa é la tua forza, gli anni sono passati, ma lì, cara mia, sei rimasta uguale! Rinunci a vedere bellezze rare, non ti impegni in cose nuove e ti ricordi le sfumature del secolo scorso! Ma tu sei …folle!-

-Vai, vai imbarcati, stai attento e non ti fidare degli squalotti…, non si sa mai, riporta a casa tutto.-

Figurati se ho voglia di farmi male, in vacanza poi, non ci penso neppure, come se non sapessi cosa c’è di sotto, certo che ne sono a conoscenza, semplicemente perché é il fondale che viene in superfice per me, é così da sempre, non ho bisogno dell’istruttore, ho sempre fatto esercizio da me, io, e mi é pure piaciuto. Ho saputo ascoltare, dialogare, mi sono imbelvita, ma tanto per udire la mia voce più alta, eh, la vanità é un mio difetto, ma cerco di tenerla a freno, così tanto per avere l’abito femminile che mi piace tanto e non quei pantaloni, comodi senz’altro, ma ..la gonna, altra storia…; ohi, mi hanno pinzata! Oh bella, ci sono dei colori nuovi da quella parte, possibile che non li conosca? Ahi… che arrogantella, non vorrò conoscere tutto, perdinci. Già … perché col tempo anche il fondale marino cambia, non é  detto che sia come l’anno scorso, mi devo impegnare di più, fare esercizio continuamente, non dare per scontato che so già tutto, ci sono i mutamenti, a causa di molti eventi e non é detto che tutto rimanga sempre uguale, oddio io un po’ reazionaria sono, refrattaria anche ai cambiamenti, ma si modifica anche il tempo…, io però mi piaccio così, ma guarda un po’, é tornata in superfice la parola “piccosa”, nemmeno per sogno o forse si, però me lo deve spiegare meglio, perché all’epoca non lo capii e se non ho fatto nessun miglioramento, fuori dall’acqua, nell’aria o allo specchio, continueremo questa partita, tanto di tempo ne abbiamo, spero… e poi altrimenti, ce lo inventeremo, sai che cosa ti dico? Io non trovo niente di insolito sotto la luce del sole, anzi, per me c’è anche troppo di antico, ed é  affascinante scavare, avere memoria per ricordare, colloquiare, ascoltare, riflettere, pensa…, qualcuno perse anche un Regno importante per non averlo saputo fare, altri invece hanno sofferto talmente tanto che hanno dovuto farsi aiutare da chi il mestiere lo sa fare, adesso però esco, mi stendo al sole, sto zitta, parli tu ed io ti ascolto,  ma non so fino a quando perché ho da chiederti…

10 commenti su “Conflitto”
  1. …sicuri come una roccia, radicati e profondamente affidabili…
    chi ha detto che conservare punti di riferimento sicuri sia un errore?
    poi, come ben dici, ci sono cambiamenti da affrontare, novità che si presentano inaspettate e allora, ben conoscendo noi stessi e il nostro mondo interiore, possiamo anche avviarci alla scoperta delle prospettive che si aprono davanti a noi.
    …ma sapendo bene chi siamo, da dove veniamo, come siamo fatti dentro.
    la “banalità” del “day after”, ovviamente, speriamo che non sia mai nella nostra prospettiva.
    ciao
    anna

  2. Una parola, un profumo, un luogo… e la mente riavvolge il nastro e ti riporta indietro. È bello accorgersi di non essere cambiati, é bello sapere di essere rimasti fedeli a se stessi. Ancora piú bello é sperimentare, mettersi alla prova. Scoprire di non sapere… la curiositá sprona, incita.
    È sempre un piacere leggerti e parlare con te davanti ad una tazza di caffé.
    Con stima
    Tilly

  3. Grazie Anna,

    Grazie Tilly,

    per la stima puntualmente rinnovata, che spero di continuare a meritare, e per la vostra lettura ai miei lavori.
    Un saluto.
    sandra

  4. Pungente e divertente questo scritto, che inizia con uno scambio di battute tra due voci, chiaramente in disaccordo nell’esprimere due diversi punti di vista, per poi trasformarsi in un “flusso di coscienza” dell’io narrante, che riesce ad accattivarsi le simpatie del lettore, rubandogli un sorriso.
    Un caro saluto.

  5. Tu parli ed io ascolto, ovvero, tu scrivi ed io leggo.
    Questo è il gioco.
    Tu chiedi ed io posso rispondere, tu parli ed io posso parlare, intelligenza non è solo usare strumenti.
    Principalmente è comunicare, comunicare, comunicare. Credo.

  6. per Sergio:
    scusami!
    il mio commento lasciato all’ultima poesia di Sandra, “Il tempo che parla”, riassume tutto ciò che intendo sia sui silenzi che sui conflitti relazionali inerenti la comunicazione, sbagliata o mancata.
    forse anche per te è stato così.
    perchè parlare con se stessi è ovvio, con gli altri più difficile.
    ciao.
    anna

  7. X Sergio

    Grazie della lettura e del commento, di cui sono d’accordo solo in parte, in quanto, personalmente, non ho mai considerato la scrittura un gioco, ma piuttosto una necessità, proprio come lo é parlare allo specchio, ossia con se stessi o con qualcuno a cui fa piacere ascoltare e rispondere.
    Ciao.
    sandra

  8. Ho usato la parola gioco non intendendo il modo di divertimento, ma scambio di idee o sensazioni da ciò che viene scritto, scusatemi, ma anche ora non trovo altra parola.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *