Siamo gocce d’oceano

diamanti liquidi

che incantano

nell’immenso unico mare

che ci unisce

nel suo grembo

per essere sol un corpo,

un sol suono,

un sol lamento,

un sol canto

lesto nell’intensità

del suo ceruleo colore,

ma non saremo

mai gocce uguali

per veemenza propria

sulla pelle del destino,

sulla sponda delle risoluzioni

nel palato affamato

di difficoltà spasmodica!

Non saremo altri

che gocce di stelle

segmenti intersecantisi

regolari o irregolari

sul pentagramma

della vita che suona

a ritmo di bonaccia

ricamata dalle turbolenze

quando incombono

minacciose,

a stordire l’intensità

dell’essenza propria

nello spruzzo

dell’istante che ci separa

sullo scoglio della falesia.

Infine saremo gocce

gocce di polvere

disperse nel tempo

nel prosciugarci

quando soli,

lontani dal manto blu!

Avremmo desiderato

essere unici

piuttosto che uguali

nelle diversità

che ci contraddistinguono

seppur natii

dallo stesso fottio

delle stesse acque d’oceano

che dominano le inclinazioni

dei nostri cuori

nel vasto mare della vita,

senza dimenticare mai

che privi di esso

sin dalle origini

non saremmo neppure

semplice polvere!

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