Solitario.
Familiare.
Luce.
Vita.
Pura baldanza
di spilli
nell’oceano.

Silenzio.
Raggi di beltà.
Predestinazione.
Desiderio.
La vita
del niente.
Battiti
di morte.
Ed io
son qui.

L’unione.
Il disastro
incombe.
Mi rifugio
nell’odio.
Speranza.
Disintegrazione.

3 commenti su “Il faro”
  1. Una poesia forse pessimista, eppure, il faro è luce nella notte, compagnia e punto di riferimento.
    Viviamo in tempi difficili, per molti di miseria e mortificazione, ma, ecco, io penso che una certa luce dovrebbe trovare la forza di non spegnersi mai, l’odio poi, è un sentimento a cui è facile abbandonarsi, la disintegrazione…, dovrebbe cedere il posto alla rinascita.
    Tuttavia, anche la negatività e il pessimismo possono essere utili a quel bagno scuro che cerca poi, acque chiare.
    Un caro saluto.
    Sandra

  2. Condivido quanto dice Sandra e aggiungo che l’odio, il rancore, la negatività del sentire portano solo sofferenza non solo a chi li riceve, ma anche a chi mette in atto tali comportamenti. lo so, a volte non è facile e i pensieri bui prendono il sopravvento, però non dobbiamo mai lasciar morire quella luce, se pur fievole, che è dentro di noi. La vita talvolta ha artigli di poiana, ma sa anche accarezzare con piume di colomba. Guardare lontano senza lasciarsi offuscare la vista dalle nebbie che ci circondano, è faticoso… ma alla fine della salita si riesce a respirare aria pura.
    Ciao, Filippo, non perdere mai la speranza in qualcosa di bello.
    A presto.
    Ciao, Lucia

  3. Comunque vada, tu, io, lui, lei, noi “restiamo qui”.
    Ognuno, infatti, ha il suo faro, anche quando crede di aver perso quella luce-spillo che illumina a tratti la notte di situazioni buie e complicate.
    Nessuno può mai dire come finirà, ma sia che ci si rifugi nella speranza oppure nel rammarico forse l’odio è un “odi et amo” e, come dice Catullo, forse ci chiediamo come possa accadere, ma succede.

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